domenica 31 maggio 2009

REAL LIFE FACEBOOK

Questo video fa morire... e anche questo è taaaaaaaaanto vero!

sabato 30 maggio 2009

A SOCIAL JAIL

Segnalo anche questo articolo trovato su alteracultura.org... riporto solo la fine dell'articolo, abbastanza inquietante in un particolare:

"Dall'altro, perché il cumulo di informazioni personali raccolte dal sito è a completa disposizione dei gestori dello stesso e, anche, della CIA, come specificato nella privacy policy. Che lo stesso Tom Hodgkinson, col suo più cupo pessimismo, suggerisce di leggere sostituendo a 'Facebook' le parole 'Big Brother' .”

Se siete iscritti, non vi azzardate a rubare la marmellata dalla credenza...

VIVA L'ETICA 2.0

Da un articolo apparso il 20 Ottobre 2008 (SETTE mesi fa) su Repubblica.it:

"Volete sapere se un amico è registrato su Facebook senza dovervi registrare? Niente di più facile: digitate il nome del vostro conoscente su un qualsiasi motore di ricerca accompagnato dalla parola 'Facebook' e, se registrato e maggiorenne, quasi certamente potrete trovare la sua scheda pubblica collegata al noto social network. Comodo, no? Peccato che da sabato prossimo tutto ciò non sarà più possibile".

Il resto dell'articolo è accessorio perchè so che arrivati a questo rigo si è già su Google a provare questa cosa...a voi la sorpresa!

MAMMA SONO RIMASTO BLOCCATO!

Si è già accennato alle minacce e ai virus via FB. Beh, questa alternativa non l'avevo mai sentita (almeno in questa forma) e mi ha fatto morire. Si tratta di un episodio di scamming attraverso il vostro social network preferito. Tra le varie forme di insidie elencate in questo articolo, c'è proprio questo vero e proprio tentativo di truffa.

"Oltre a queste forme più sofisticate di pirateria informatica, ecco nascere poi tutta una serie di tentativi di raggiro apparentemente più artigianali ma dalla tradizione più lunga e conosciuta. Il più noto è stato segnalato in Australia dove sono state già ricevute numerose mail sospette. La tecnica è elementare. La mail viene inviata da un amico, ovvero da uno dei contatti che l'utente ha nel suo account, e il testo contiene una richiesta di aiuto. L'amico è rimasto bloccato nella città nigeriana di Lagos e chiede in prestito una somma pari a 500 dollari per poter acquistare un biglietto di ritorno a casa. Vengono lasciati così gli estremi di un conto corrente sul quale eseguire il versamento del denaro. L'amico non è altro che l'interfaccia utilizzata dai pirati per accedere nell'account dell'utente e il conto in banca in questione è quello dei truffatori. La frode è organizzata da un noto gruppo di pirati informatici, conosciuti anche come Nigerian 419 scam, che dal 1992 circa pratica la stessa tecnica, prima via lettera, poi via mail e ora anche via Facebook".

Vorrei proprio sapere quanti soldi hanno fatto questi qui dal 1992... e soprattutto quanti polli hanno pescato su FB!

DISTRAE? MA SCHERZATE?

Facebook distrae. Cosa? Distrae da che? Dalle normali attività lavorative. Ma che dite... "io su FB ci sto si e no 10 minuti al giorno"... se se se, dicono tutti così...

Non è una novità che molti enti, aziende pubbliche o private abbiano deciso di eliminare o "razionare" la dose quotidiana concessi ai dipendenti. Quindi, da ora, oltre all'istituzionale pausa caffè, ci sarà anche la pausa Facebook. Citando questo articolo: "sono quasi 4700 gli aderenti al gruppo 'Cazzeggio al lavoro con Facebook' " (Ho l'impressione che il numero sia però cresciuto, ndr). Ah, bene, pensavo che FB incrementasse la produttività... stupido io...

martedì 26 maggio 2009

GONE PHISHING

Citando un articolo di Kataweb I-Tech:

"Tempi duri per il popolare social network Facebook: dopo le critiche per il comportamento spesso poco corretto nei confronti degli utenti e le accuse di essere un luogo spersonalizzante, all'interno del quale le persone s'incontrano ma non si conoscono mai profondamente, nuove nubi si profilano all'orizzonte."

[...]

"L'ultimo attacco in ordine di arrivo si chiama "
Areps.at" e si presenta sotto forma di innocuo messaggio nella mailbox FB, che invita l'iscritto a cliccare sul link. A quel punto si viene reindirizzati ad un sito molto simile nella grafica a FB, in cui viene chiesto d'inserire il nome utente Facebook e la password.
Insomma un classico falso login, che spinge i distratti a rivelare i propri dati d'iscrizione al social network, consentendo ad estranei di entrare in vece nostra e gestire la bacheca e tutte le informazioni come meglio credono. Non solo: se inseriti, i dati consentono ai malfattori di spedire un identico messaggio a tutti i nostri contatti."

Ma quando faranno un bel virus che si attiva sotto forma di richiesta di amicizia? Così la gente impara a fare a gara a chi ha più contatti...

IL GARANTE GARANTISCE...

Beh, ma d'altronde lo dice la parola stessa... nella fattispecie, il Garante è quello della Privacy, e ciò che garantisce è la chiarezza attraverso la quale rende noti i rischi per la privacy nella rete... e nello specifico indovinate quale caso cita? Basta fare 2 + 2: Web + Privacy invasa + Falso senso di intimità (quest'ultimo concetto è menzionato a pag. 6 del report, non mi sono inventato mica nulla!) = non lo dico neanche, spero si capisca... ma d'altronde questo blog non si chiama mica "Quanto odio Myspace"!

Qui l'ottimo documento del Garante, accessibile anche come linguaggio a tutti gli utenti della Rete. Occhio anche alle pagine 13-15, soprattutto se dovrete mai taggarmi in una foto!

lunedì 25 maggio 2009

A PROPOSITO DI ODIO...

Oh, ma che è, coincidenza? Tutto sembra ricondursi a questo tema... stavolta trovo una notizia che recita: "Odio, quindi sono - l'anti social network l'ultima moda del web". Ho pensato subito: sono io! E invece no: questi non sono propriamente siti anti-FB. No, sono siti dove si odia. Genericamente. Cioè ci si iscrive e poi gli utenti si possono liberamente mandare a quel paese, in tutte le forme. Vabbè, sempre social network è, quindi siamo sullo stesso piano... qui mi sa che gli unici che ci guadagnano sono i webmaster, grazie alla pubblicità sui loro siti... e l'articolo ne cita più di uno, eh... ad esempio, I fucking hate you, Snubster, Introvertster, Enemybook, Hatebook (ma sembra down al momento), My Frienemies (ottimo neologismo). Ma la pagina di queste che vince su tutte è la FAQ page di Isolatr (che trovate qui). GE-NIA-LE. E dire che io odio solo Facebook!

THE ELECTRIC FRIENDSHIP GENERATOR

Mai definizione fu più azzeccata... aggiungiamoci anche useless e il gioco è fatto!

PROFEZIA

Tempismo perfetto. Creo questo blog e dopo neanche 48 ore spunta un articolo del Corriere che, giuro, sembra scritto dal sottoscritto (per le idee che esplicita)!

A questo punto voglio proprio conoscere qualche iscritto a FB appartenente al gruppo "Odio Facebook"...no, lo voglio proprio conoscere!

Il profetico articolo di Corriere.it

"Togli Babbo Natale dalla lista amici"

Stupendo questo articolo tratto da corriere.it. La parola chiave, secondo me, è scemenza, rigo 10. Beninteso, non mi riferisco affatto all'autore dell'articolo, anzi!

domenica 24 maggio 2009

MENOMALE CHE FB C'E'!

Ovviamente è una citazione... in particolare di una futura promessa sposa che "grazie" a FB scopre atteggiamenti contestabili del promesso sposo. Lui tenta alla disperata di far rimuovere le foto contattando l'amico "colpevole" della pubblicazione delle foto (tramite la bacheca o non so che altro, non sto mica su FB, io!) e scrivendo cose del tipo "oh ma sei pazzo, leva sta foto", eccetera eccetera. Lei fa saltare tutta la cerimonia, e per vendicarsi tappezza Roma di volantini con generalità dello sposo, e ovviamente con la pubblicazione della foto incriminata.
Gongolai quando lessi questo articolo qualche tempo fa... tra l'altro questa vicenda fu una delle possibili scintille per la creazione di questo blog...ma per fortuna non l'ho fatto! E volete sapere il perchè?
E' un altro esempio di guerrilla marketing, e ci sono cascato come un pollo. Si tratta infatti della pubblicità del film "Feisbum" (esattamente quello che mi auguro succeda prima o poi, un bum - virtuale, si intende- nel senso di esplosione), che narra una vicenda similissima -uguale- a quella sopra descritta. Volete la prova?
Qui potete vedere il volantino. In particolare, la foto 3 parla espressamente di 548 invitati già pronti con l'abito buono, costretti a riporlo nell'armadio. Qui invece un breve trailer dell'episodio del film. Nel primo video, al minuto 00:15, l'attrice dice chiaramente CINQUECENTOQUARANTOTTO INVITATI. Touchè. E pensare che io speravo fosse tutto vero. E soprattutto pensavo a quei 548 amici su Facebook pronti a scrivere qualcosa sul loro profilo e ad intasare (ma solo un po') la Rete...

sabato 23 maggio 2009

DAI CHE LO CHIUDONO!

Ebbene si: chiudono Facebook!

Calmi, calmi, prima di andar lì a loggarvi per andarvi a fare gli ultimi fatti degli altri leggete fino in fondo. Sì, chiudono Facebook. Ma lo chiudono in Iran, per 12 giorni. No, non è un test di prova imposto dal Ministro Brunetta per la nostra Pubblica Amministrazione. Semplicemente, imporranno uno stop al famoso social network in concomitanza con le elezioni che si terranno proprio in quel periodo. Il motivo? Alcuni sfidanti al potere centrale stanno proprio utilizzando FB per diffondere il loro programma elettorale.

Per ulteriori informazioni, vi rimando all' articolo di corriere.it

Ora, un paio di considerazioni:
1) Ok, parliamo dell'Iran, non esattamente l'incarnazione del concetto di democrazia. In poche parole, se vado a cercare sul dizionario il lemma democrazia non sarà facile trovare lo Stato in questione come modello... basta consultare il ranking stilato annualmente da Reporters sans frontières per capire che l'Iran non è proprio nella top 10 (se andate sulla pagina, vi consiglio di andare di andare subito in fondo per trovarlo...ci siamo capiti) (vi rovino anche la sorpresa: l'Italia è 44esima, so che è automatico andare a cercare la nostra situazione).
2) E se provassimo a chiudere per un giorno anche noi FB? Così, solo per prova, solo per mettere in crisi gli adolescenti e per variare i discorsi da bar...
3) Guarda, un Euro su Ahmadinejad vincente alle elezioni me lo gioco, va... chissà se ci prendo!

Sì, lo so, ho detto un paio di considerazioni e ne ho elencate tre...

MAI DIRE FESSBUCC

Questa mini web sit-com mi ha fatto scompisciare dalle risate... la cosa più triste è stata quando ho pensato, ad una battuta: "sta cosa è tanto ironica quanto vera..."



Occhio alle altre puntate!
Qui l'articolo apparso qualche giorno fa su corriere.it

C'E' POCO DA RIDERE...

Nonostante si tratti di un comico, si ride ben poco...


Da Repubblica.it di oggi:

Seduce una 13enne e finisce a San Vittore

S’incontrano su Facebook, dove la distanza tra la fan di 13 anni e il comico trentatreenne, molto famoso tra i giovanissimi che lo conoscono in tv e rete come “Billy Ballo” e “Neuron”, si riduce in poche settimane fino ad annullarsi. Lei chiede l’amicizia sul social network, lui l’accetta, poi iniziano dialoghi sempre più fitti in chat. L’attore riesce a carpire la fiducia della ragazzina fino a plagiarla, a uscirci insieme e avere un rapporto sessuale. Per questo, ieri all’alba, la squadra mobile di Milano, guidata dal dirigente Francesco Messina, arresta per violenza sessuale Alessio Saro, 33 anni, il protagonista di sketch comici trasmessi da “Mai dire Martedì” su Italia Uno e in altre trasmissioni su AllMusic, un tormentone su internet insieme a Maccio Capatonda, altro personaggio cult su Youtube. 
[...]
La ragazza appare invaghita, si crede innamorata. Saro la convince a mantenere il loro segreto. «Se t’interrogano — la supplica — devi raccontare agli sbirri di aver sempre detto di avere diciotto anni». Sono questi gli elementi che provano che l’attore è sempre stato consapevole dell’età della sua vittima.
[...]
La tredicenne in nessun momento attacca l’uomo. Nega con la madre, lo difende con gli investigatori della quarta sezione della mobile, specializzata in reati sessuali e minori. Gli stessi che arrestano Saro nel suo appartamento a Sesto San Giovanni, dove si è consumata la violenza.

QUI l'articolo completo.

LA SCINTILLA

Cercavo, come detto in precedenza, un qualcosa, un evento particolare, una notizia che scatenasse in me la scintilla che mi permettesse di creare questo blog. Ne ho viste tante di notizie, in questi mesi, riguardanti il vostro portale preferito (cercherò poi di recuperarle, prima o poi, in modo da creare una sorta di memoria storica, un archivio, insomma): poi, stamattina, navigando qua e là, scopro l'esistenza di un premio...non esattamente quel tipo di premio da esibire come trofeo nella bacheca di casa, tuttavia. Si tratta del Big Brother Award, e già da qui si può capire che tipo di riconoscimento sia. Il riferimento è al libro (capolavoro) di George Orwell, e NON (o almeno, non in maniera diretta) al reality di Canale 5. Per farla breve, il nostro caro amato social network ha ottenuto il premio nella categoria "Lamento del Popolo". Lamento di chi? Beh, spero non degli utenti che hanno scelto di iscriversi volutamente al sito...

Ma attenzione, perchè il  nostro eroe virtuale potrà fare strage di premi. Sì, perchè Facebook è finalista in altre due categorie: "Peggior azienda privata" (e qui se la deve vedere con "colossi" del calibro di Mediaset e soprattutto Telecom Italia -si, proprio quella che fornisce i tabulati delle chiamate di Moggi e non di Guido Rossi-) e "Tecnologia più invasiva", anche qui in concorrenza con un mostro sacro come Google.

Peggior azienda privata? Tecnologia più invasiva? Ma come, Facebook non era il miglior sito del mondo? Forse mi sbaglio io...

Per ulteriori approfondimenti, vi rimando all'articolo comparso oggi su Repubblica.it

IL PRIMO POST

Ed eccoci qui. Ci pensavo da tempo, diciamo da almeno qualche mese... lo creo o no, questo blog? L'idea era già pronta: raccogliere in un blog tutto ciò che "parla male" di Facebook. Un po' come la  famosa legge del contrappasso: se sono tutti iscritti a Facebook vorrà dire che il sistema funziona ed è senza macchia, per cui tutti non possono che parlarne bene, no? E invece no, perchè il "portale-migliore-per- farsi-i-fatti-degli-altri", evidentemente, qualche ombra la nasconde. E questa (presunta) macchia si chiama privacy. Si, perchè su Facebook puoi inserire di tutto: dalla data di nascita al nome completo, fino ad arrivare ai dettagli più intimi. E questo, che piaccia o no, si può trasformare in una scheggia impazzita che può far male.

Il sottoscritto considera tutto ciò una vera e propria schedatura di massa (magari si tornerà in seguito sull'argomento) : è chiaro che poi rispetto tutti quelli che sono iscritti al portale, tutti quelli che sono anche fieri di essere iscritti, tutti quelli che ci lavorano, ci guadagnano e vivono grazie a (o per) Facebook. Certo, gli unici che mi irritano sono quelli che mi dicono: "Ma come, non sei su Facebook"? Beh, se sono qui oggi è anche perchè senza Facebook sopravvivo benissimo! :D