venerdì 18 giugno 2010

LA MAIL E' MORTA, VIVA LA MAIL

Con l'avvento di nuove forme di comunicazione, la cara, vecchia casella di posta elettronica sembra avere i giorni contati. Considerata una vera e propria rivoluzione comunicativa, l'e-mail ha segnato per un buon decennio la trasmissione di informazioni in tempo (quasi) reale, abbattendo costi, tempi e distanze in un solo clic. Poi è arrivato il Web 2.0, quello che ha rivoluzionato la rivoluzione: messaggi in tempo reale, rapporto tempo/spazio ancora più esiguo, e così via. Insomma, come documentano prestigiosi articoli e interventi meno celebri (ma non per questo meno importanti), sembrava la fine della cara vecchia chiocciola (curioso: e dire che la posta tradizionale è definita snail mail). Ma aspettate: prima di celebrare il funerale del vostro account e-mail, leggete qui. Wired Italia pubblica i dati di uno studio sulle abitudini dei cibernauti in fatto di informazione e/o comunicazione. La domanda è semplice e coinvolge tutti noi: qual è la prima cosa che fate al mattino appena vi connettete con il mondo informatico? In tempi di presunto dominio di Facebook, sembrava non ci fosse storia: troppo allettante la possibilità di controllare gli ultimi gossip dei propri amici - o presunti tali. E invece, sorpresa delle sorprese, la cara, vecchia e-mail resiste e schiaccia la concorrenza: più della metà degli utenti Internet inizia con un'occhiata alla "buca delle lettere", segno evidente che la mail è ancora viva e lotta insieme a noi. E-mail vs. Facebook è un po' la old school contro il nuovo che avanza, è come una lotta fra due filosofie, è un po' come i Lakers contro i Celtics (giusto per restare in attualità): per ora, è ancora 1 a 0 per la tradizione.

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